San Martino is coming

La festa di San Martino è una ricorrenza celebrata l’11 novembre, in diversi paesi cristiani, per commemorare Martino di Tours. Celebrazione vissuta maggiormente in ambiente rurale, in passato venivano rinnovati gli accordi in ambito agrario. Spesso questa ricorrenza è legata alla prima spillatura del vino novello[1].

In Veneto i bambini, armati di pentole, coperchi e mestoli, girano per la città entrando nei negozi e chiedendo caramelle e dolcetti, cantando questa filastrocca in dialetto:

San Martin xe 'ndà in sofita
	a trovar la so novissa.
	So novissa no ghe gera,
	el xe 'ndà col cuo par tera
 	viva viva san Martin
	Viva el nostro re del vin!
	San Martin m'ha mandà qua
	che ghe fassa la carità.
	Anca lu col ghe n'aveva,
 	carità el ghe ne fasseva
	Viva viva san Martin
	Viva el nostro re del vin!
	Fè atension che semo tanti
	E gavemo fame tuti quanti
 	Stè tenti a no darne poco
	Perché se no stemo qua un toco!

Se viene ricevuto qualcosa la filastrocca prosegue con:

	E con questo ringraziemo
	Del bon anemo e del bon cuor
	'N altro ano tornaremo
	Se ghe piase al bon Signor
 	E col nostro sachetin
	Viva, viva San Martin.

Se, al contrario, non viene donato nulla ai cantori, viene cantato:

Tanti ciodi gh'è in sta porta
	Tanti diavoli che ve porta
	Tanti ciodi gh'è in sto muro
	Tanti bruschi ve vegna sul culo.
 	E CHE VE MORA EL PORSEO!

In una versione più corta, tradizionale della città di Venezia, viene cantato:

	San Martin xe 'ndà in sofita
	a trovar la so novissa.
	So novissa no ghe gera,
	San Martin xe cascà par tera.
 	El s'ha tacà un bołetin
	cari signori, xe San Martin!

Per questa ricorrenza, nella città metropolitana di Venezia, viene preparato l’ormai tradizionale biscotto a forma di “Cavallo di San Martino”, nato negli anni Sessanta del Novecento e oggi iscritto nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali veneti: con la pasta frolla viene modellata la forma del santo a cavallo con spada e mantello, guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini. Il “Cavallo di San Martino”, tuttavia, è ormai diffuso anche a Padova e in altre province della Terraferma veneta.

Anticamente veniva preparato un dolce di cotognata, detto “San Martino di cotognata”, fatto con la marmellata di mele cotogne molto asciutta.

Nel Novecento, la Satma, un’azienda dolciaria trevigiana oggi scomparsa, produsse per San Martino dei biscotti di cotognata stampati come fossero dei medaglioni di 10-20 cm che presentavano il disegno del Santo ed erano adornati con un fiocco rosso. Tale dolciume fu però soppiantato dall’ormai celebre Cavallo di pasta frolla.

Quindi non attendere oltre, vieni in Pasticceria Terraglio e prova in nostri Cavalli di San Martino.
Li abbiamo preparati per te, per farti trascorrere un tradizionale 11 novembre!

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